Intermezzo
Non so se anche voi amate gli intermezzi, ovvero quelle fasi interne, quasi degli entre deux – come dire? – degli inserti nei momenti della nostra vita. Ci sono persino a tavola, nei pranzi di gala, delle portate di mezzo, piccoli soufflé o torte salate, ghiottonerie che non potrebbero stare da sole, ma la cui presenza prepara le papille gustative alle portate seguenti, più robuste e determinate. E così, anche nelle letture. Dopo aver letto testi forti come quelli della Némirovsky o di Zweig, di cui abbiamo parlato più sopra, si sente il bisogno di un intervallo leggero, non inconsistente, ma meno ulcerante per i nostri pensieri. Anche per questo ho letto senza sforzo La mia casa di campagna di Comisso, di cui ieri è uscito il mio pezzo nei soliti tre quotidiani cui collaboro e che vi propongo qui, dal mio sito lettario, qualora vi piacesse prenderne visione.