Oggi
Oggi il mio blog compie cinque anni. Grazie a tutti voi amici per l’affetto con cui mi seguite. Un caloroso abbraccio da Grazia.
19 Dic
Oggi
Oggi il mio blog compie cinque anni. Grazie a tutti voi amici per l’affetto con cui mi seguite. Un caloroso abbraccio da Grazia.
16 Dic
13 Dic
SMS testimoni di eterna giovinezza?
Ginocchia che “crocchiano”? Vista ridotta? Memoria bucata come una fetta di gruviera? Tutti sappiamo esser questi inequivocabili segni di invecchiamento. Eppure, per la società d’oggi, vero vecchio è ritenuto chi non si adegua alla tecnologia e non si mette a smanettare nel computer con e-mail, e non ticchetta sulla tastiera del telefonino, per inviare SMS a tutto spiano.
Dunque, se quando usciamo di casa non ci portiamo dietro il telefonino sempre acceso; se non usiamo Internet almeno tre volte al giorno; se non ricordiamo a memoria la nostra e-mail, vuol dunque dire che siamo vecchi?
Oggi le segreterie telefoniche vengono usate sempre meno, perché si fa prima con gli SMS, e se scriviamo “Ci sei?” in luogo di C6? e “anche” invece di anke e “ti voglio ben”e al posto di TVB – solo per citare qualche abbreviazione – siamo disperatamente out, fuori dagli schemi del giovanilismo (brutta parola che sa di forzatura, di qualcosa voluta a tutti i costi).
Quanti amori, appuntamenti, raccomandazioni, rimproveri, cambiamenti, sono stati affidati alla voce metallica (dove le esse sibilavano sempre minacciose) delle segreterie telefoniche! Si tornava a casa e si avviava pieni d’attesa, la segreteria: un messaggio del fidanzato, un appuntamento di lavoro, le raccomandazioni di mamma. Ed era buona educazione richiamare sempre, chiarire, non sottrarsi alle richieste di quella voce. L’arrivo del cellulare ha rivoluzionato tutto. I giovani under 30 – proprio quella fascia inquieta di ragazzi che ancora vive in famiglia e non sempre si sentono realizzati nel mondo del lavoro e in quello degli affetti – trova “antiquato” come un abito fuori moda, come un linguaggio obsoleto, lasciare un messaggio vocale, preferendogli l’invio di un SMS.
Forse, a farci preferire l’opportunità di questi brevi messaggi scritti è anche il costo in danaro (i messaggi vocali hanno un prezzo superiore, rispetto a quelli testuali) e la non interferenza con i rumori di fondo, soprattutto quelli della strada, quando si è all’aperto. Il messaggio testuale, abbreviato e conciso, appare di immediata lettura e comprensione: pochi secondi per leggerlo e decidere se rispondere con il medesimo mezzo o con un a telefonata, sempre connessi, sempre in onda, magari con batterie di ricambio, per non interrompere mai la connessione.
Anche i fax sembra godano ormai di una salute incerta, vista la possibilità di inviare documenti in allegato mediante e-mail, con spesa più contenuta e maggior rapidità di invio. Oggi l’SMS la fa da padrona. Ma non si sa ancora per quanto continueremo a leggere nel telefonino: «Ciao, mamma, sono Eugenio, oggi faccio tardi, non aspettarmi a pranzo.» . E qui finisce l’annuncio di un figlio per cui avevi preparato succulenti piattini in tavola e che ti lascia lì, in compagnia dell’arrosto a mangiartelo in solitudine, privata anche della sua voce. Eppure: «Carmela non ti amo più, ma TVB», deve essere anche peggio, perché alla sunnominata passerà per un pezzo la voglia di mangiare arrosti et similia. Gli amori finiti con l’indifferenza o l’odio in SMS minacciano d’essere eventi molto tristi.
Grazia Giordani
5 Dic
Ladra
Ci sono libri che ci avvincono talmente da indurci al furto. Sì, certe pagine avvincenti ci spingono fatalmente a rubare il tempo destinato ad altre mansioni. E così il pranzo viene preparato in maniera affrettata. I piatti ci guardano biechi dall’acquaio. Le camicie da stirare si affastellano nel cesto. Ma che importa? La vita è una sola. E non più lungissima, davanti a noi. Cosa c’è di meglio che un romanzo o un saggio veramente anvvincenti, letto accoccolati sul divano, la micia sul cuscino, il cellulare spento (non ci sono per nessuno!), un grog caldo tra le mani? Che felicità essere ladri del tempo quando lo si può rubare per utilizzarlo in questo modo. Ecco, chi fosse interessato al risultato di uno dei miei furti, puo trovarlo qui , oppure leggerlo stampato nelle pagine culturali de L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, (mercoledì 5 dicembre 2007)